venerdì 28 novembre 2014

Recensioni di "Fuori la tempesta"

Sospiro di sollievo il piede che si muove a ritmo, o mio Dio c’è anche l’armonica! Sono emozionata. Perchè?
Perchè ascoltando l’ultimo album Fuori la tempesta del progetto diMatteo Micheletti, Il Nostro Tempo Violento, non posso fare a meno di sorridere. Ci troviamo di fronte ad una strana sfumatura che in un contesto come quello italiano non sempre si adatta a suoni così tipici del nuovo continente. Micheletti infatti sembra ispirarsi a pagine di storia della musica americana riadattandole, sperimentando un nuovo concetto di Folk, che inspiegabilmente sembra amalgamarsi perfettamente con colpi di pseudo grunge.
Ed è così che cominci velocemente “Piombo”, e se dico velocemente un motivo c’è. Il ritmo è impellente, il testo dissacrante e amaro, ma in qualche modo, nonostante racconti l’asprezza della disillusione, non so dirvi come o perchè, riesce a caricare, a dare speranza. Scorrono velocemente, sono canzoni brevi, ma cambiano registro a metà disco con “Il nostro tempo violento” canzone omonima al progetto, si scende infatti in stanze più cupe ed inquiete. È un album curioso perchè è finalmente qualcosa di diverso rispetto al panorama indipendente al quale siamo stati abituati negli ultimi anni, qualcosa che ci riporta indietro, ma come una fionda inevitabilmente avanti, non perchè tutto ciò che è bello appartiene al passato, ma perchè le radici ci spingono a cercare qualcosa di più, e Micheletti sembra attuare un processo di aggiornamento, con tinte grunge, punte lievemente punk, ed un buon cantautorato che può aggiungersi alla storia italiana. Il nostro tempo violento ci da speranza. (Shiver)

Behind this pseudonym hides himself Matteo Micheletti from Siena, Italy. He is also being known as Emme issuing the albumEravamo Come Non Saremo Piu' under ViVeriVeve in 2012. However, the recent issue is a decent example of how to write catchy songs with obvious Americana influences (though the lyrics are presented in Italian). Micheletti exploits different templates of song-writing extending from ballad makers to more psychedelic insights and even slightly spaced-out glimpses. Especially great used to be those harmonica snippets which are mixed up with predominating guitar patterns. (RecentMusicHeroes)

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